Keep in Touch
Che cos’è il Touch? Questa è la domanda che abbiamo fatto ad alcuni degli atleti che praticano, arbitrano e promuovono questo sport in Italia da circa dieci anni. Nato in Australia come sport di riscaldamento per il rugby, il Touch è uno sport adatto a tutte le età e giocato nel campionato del nostro paese in squadre miste da sei giocatori (tre uomini e tre donne).
Dal sito della federazione Italia Touch:
Vietando lo scontro fisico, e limitando il contatto ad un lieve tocco di mano sull’avversario, il Touch è il gioco che avvicina uomini e donne o bambini, anche con poca atleticità o totale inesperienza nel rugby, allo spirito essenziale dello stesso, senza il timore di farsi male.
Far giocare contemporaneamente bimbi e genitori, donne e uomini superando le barriere mentali delle differenze di età o sesso, consente il divertimento puro e semplice.
Il Touch Rugby esalta l’agilità dei movimenti degli atleti e la manualità nella gestione della palla nel passaggio; correre su un prato, una spiaggia o in un piazzale in cemento, non fa la differenza. E’ un ritorno allo spirito puro del gioco come tutti ricordiamo dai tempi della nostra infanzia con del sano agonismo.
Sono sufficienti una palla, uno spazio ed un gruppo di amici.
Keep in Touch di Angelo D’Agostino nasce dalla collaborazione tra Lacumbia Film e Leprotti Torino Touch Rugby (maggiori info in questo articolo). Dalle immagini che documentano diversi tornei di Touch tra il 2012 e il 2017, è stato realizzato questo documentario breve nel quale alcuni degli atleti delle squadre di Torino, Rovigo, Brianza raccontano com’è nato e come si è diffuso questo sport in Italia, senza tralasciare l’importante valore sociale del terzo tempo.
Keep in Touch
23′, 2017, HD, colore, ITALIA
diretto da: Angelo D’Agostino
prodotto da: Lacumbia Film
genere: sportivo
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